Roma – Proseguendo gli escursus analitici nel programma del Movimento Autonomi e Partite Iva, il punto numero 2 è relativo alla eliminazione delle zavorre per la categoria. Oggi piu’ che mai si evidenzia infatti come la pressione totale fiscale italiana per le A.P.I. sia a livelli del 68,6%, mentre la media Europea risulta essere nettamente inferiore ossia nella misura del 44,2% e quella mondiale è del 47,8%. L’Italia vanta un primato che di fatto costituisce questa zavorra per la crescita e che manda sempre di piu’ in affanno questo settore produttivo.
Lo Stato infatti, utilizza l’imposizione per contrastare il disavanzo derivante per lo più dagli interessi dell’indebitamento e dai costi della Pubblica amministrazione.
L’evasione è certamente collegata anche al percepimento dell’iniquità dell’imposta ed inoltre, secondo analisi e studi del movimento, l’eccessiva tassazione diventa demotivante e priva le aziende di risorse che sarebbero utilizzate in investimenti e nuove assunzioni. Oltre l’eccessiva tassazione, ci sono una serie di altre zavorre che il nostro Programma vuole eliminare o almeno ridurre per dare nuova linfa vitale al sistema imprenditoriale.
Per un maggiore impulso allo sviluppo degli Autonomi e partite Iva – e quindi per creare occupazione- il nostro Programma prevede specificamente al punto 2:
⇒ Flat tax- un sistema fiscale basato su tre aliquote:
– per le Piccole Partite IVA (con fatturato annuo fino a € 100.000,00): abolizione totale della tassazione;
– per le Partite IVA con fatturato annuo fino a € 350.000,00 (Micro-Imprese ex art. 2435 ter c.c.): tassazione pari all’1% del fatturato;
– per gli altri Autonomi e Partite IVA FLAT TAX al 20% sull’imponibile
⇒ Eliminazione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori per tutti i Ccnl (anche del pubblico impiego)
⇒ Semplificazione burocratica
In questo contesto occorre inoltre agire sulla riduzione di oneri ed adempimenti e la limitazione delle certificazioni solo laddove non siano sostituibili con le autocertificazioni.
Puntiamo con proposte specifiche inoltre ad ottenere la digitalizzazione delle banche dati e dei vari processi, anche attraverso il supporto del lavoro socialmente utile.
Inoltre particolare importanza riveste l’aspetto relativo all’aumento delle soglie per l’organo di controllo e di revisione per le società a responsabilità limitata.
L’organo di controllo, infatti, ha un costo non indifferente, motivo per cui va eliminato per le micro e piccole imprese, impossibilitate oggi piu’ che mai a fronteggiare determinati costi.
Il movimento proprone che l’obbligo dell’organo di controllo scatti solo quando si hanno i parametri della media e grande impresa.
“Stiamo lavorando costantemente – spiega il dott. Lamberto Mattei coordinatore Mov. Aut. e Partite Iva del Lazio – in sinergia con il Presidente Nazionale sen. Eugenio Filograna, proprio per trovare attuazione alle cosiddette “zavorre” che oggi piu’ che mai in relazione alla possibile ripresa delle attività produttive, risulta essere di primaria e fondamentale importanza. Non si può da una parte concedere e dall’altra invece ristringere il campo sul contesto fiscale organizzativo”.